Consiglio regionale
del Piemonte




Relazione al Disegno di legge regionale n. 605.

Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2004 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2004/2006



1 - Contesto Generale
La situazione complessiva della finanza pubblica, che dovrebbero costituire il quadro di riferimento per la finanza regionale, continua ad essere notevolmente incerto.

Tale situazione era gia' stata evidenziata dalle Regioni in occasione dell'espressione di parere sui documenti della manovra finanziaria 2004.

Nel loro documento le Regioni, avevano premesso che valutando il DPEF 2004-2007 avevano chiarito che la nuova legge finanziaria 2004 venisse preparata con un metodo improntato al nuovo titolo V della Costituzione ma che cio' non trovava riscontro nella proposta di legge finanziaria per l'anno 2004.

Le Regioni avevano sottolineato che la manovra poteva determinare una situazione di insostenibilita' finanziaria resa ancor piu' accentuata dalla circostanza che veniva effettuata, in gran parte, con decreto legge.

A tal fine le Regioni avevano sottolineato alcune questioni fondamentali la cui risoluzione e' ineludibile per evitare il collasso del sistema Regionale che, come anello piu' debole del sistema Paese, riserva di essere il livello di governo piu' generalizzato.

Le questioni evidenziate sono:
1. Copertura oneri di assistenza sanitaria per gli immigrati regolarizzati: L'accordo dell'8 agosto 2001 stabiliva che "il Governo si impegna ad accompagnare eventuali variazioni in incremento dei Livelli Essenziali di Assistenza, decise a livello centrale, con le necessarie risorse aggiuntive". A seguito della "legge Bossi - Fini" sulla emersione e sulla regolarizzazione dell'immigrazione extracomunitaria le Regioni sono state gravate dei conseguenti oneri senza l'accompagnamento delle necessarie risorse aggiuntive in difformita' dall'Accordo dell'8 agosto 2001.
2. Sottostima del fabbisogno sanitario nazionale: il tavolo di monitoraggio sui Livelli Essenziali di Assistenza ha concluso nel mese di luglio scorso la rilevazione sui costi dell'assistenza sanitaria per il 2001 evidenziando un disavanzo di 7.549 miliardi di lire (3,9 miliardi di euro). Lo Stato pertanto non puo' considerare esaustivo il livello di finanziamento indicato nell'accordo dell'8 agosto 2001, m dovra' verificarne la congruita' sulla base dei lavori dei tavoli di monitoraggio e verifica sui LEA effettivamente erogati e sulla corrispondenza ai volumi di spesa stimati. Per il 2004 le Regioni segnalano una sottostima di circa 5 miliardi di euro. La situazione e' resa ancor piu' grave dal fatto che alle Regioni e' stata bloccata la possibilita' di utilizzare le leve fiscali ( IRAP e addizionali IRPEF) per fare fronte alle responsabilita' che l'Accordo dell'8 agosto 2001 ripartiva tra Stato e Regioni.
3. Adeguamento delle risorse di cassa per il fabbisogno sanitario: Le Regioni, in attuazione dell'accordo dell'8 agosto 2001, concordano sul fatto che i tavoli di monitoraggio sugli adempimenti della spesa sanitaria debbano costituire la premessa per l'erogazione a saldo delle risorse, tuttavia l'attuale applicazione di questo meccanismo determina una dilazione nei tempi di erogazione delle risorse (per il 2002 restano scoperti 7,8 miliardi di euro e per i primi 10 mesi del 2003 risultano scoperti circa 4 miliardi di euro) insostenibile per le casse regionali e tale da mettere in crisi il sistema delle piccole e medie imprese del settore. Occorre quindi modificare in via legislativa le procedure e l'ammontare delle somme anticipate, assicurando altresi' tempi certi nell'erogazione di tali anticipazioni.
4. Assicurare la continuita' nel trasferimento di risorse per il decentramento amministrativo: nel 2004 rischia di aprirsi un vuoto legislativo che impedirebbe di garantire e assicurare la continuita' di detti trasferimenti in quanto la legge finanziaria 2003 ne differiva la proroga al 1 gennaio 2004, ritenendo che nel 2003 gli stessi potessero confluire nel meccanismo del decreto legislativo 56/2000. Poiche' tale convergenza ormai pare non realizzabile, occorre nella legge finanziaria 2004 una norma che differisca il regime dei trasferimenti, quanto meno, al primo gennaio 2005.
5. Esclusione degli oneri aggiuntivi del contratto del personale regionale per il biennio 2002 - 2003 dal Patto di Stabilita' Interno: Le Regioni, come gia' previsto per gli Enti locali, chiedono l'esclusione di tali oneri.

Le Regioni pur dando atto che il d.d.l. finanziaria 2004 ha accolto 3 richieste che le Regioni avevano avanzato nei precedenti anni ( IVA trasporto, esternalizzazione dei servizi da parte delle aziende sanitarie, e, in misura fortemente parziale, gli oneri per il contratto per il comparto sanitario biennio 2002 - 2003), tuttavia hanno rilevato che l'impostazione della manovra e' permeata da elementi di centralismo in materie di competenza regionale, non sblocca lo stato di stallo in cui versa l'attuazione del federalismo fiscale e introduce nuove incertezze nel sistema di finanza regionale.

2 - Il contesto finanziario regionale

Il preconsuntivo per l'esercizio 2003 consente di quantificare in circa 583 milioni di euro l'avanzo presunto la cui quantificazione e' determinata, essenzialmente da residui attivi stimanti per circa 3.913 milioni di euro e residui passivi per circa 3.331 milioni di euro.
Il notevole volume sia dei residui attivi che di quelli passivi dipende dalla riduzione dei flussi di cassa che ha, tra l'altro, costretto la Regione a ricorrere, per il secondo anno consecutivo, ad una anticipazione di Tesoreria.

Le previsioni di entrata sono state effettuate sulla base dei dati storici disponibili e tenendo conto delle prospettive di andamento dell'economia.

Gli elementi di incertezza di anni evidenziati, soprattutto collegati all'attuazione del decreto legislativo 56/2000 sul Federalismo fiscale, hanno consigliato estrema prudenza tant'e' che parte delle disponibilita' verranno iscritte solo dopo l'approvazione dell'apposito emendamento alla finanziaria nazionale e la finanziaria regionale prevede limite alle impegnabilita' degli stanziamenti finanziati dai trasferimenti disposti per l'attuazione dei "Bassinini".

In particolare, per quanto riguarda il Settore agricolo verranno iscritte successivamente all'approvazione dell'emendamento su citato, le disponibilita' specificate nella tabella seguente:

- Tabella. Regione Piemonte - Assessorato agricoltura e qualita' proposte per il bilancio di previsione 2004 Iscrizioni DPCM 11/05/2001 (C.E.=1012)
OMISSIS

A questo proposito e' opportuno precisare che:
- la riduzione dei flussi di cassa costringono a contratte i mutui perche', altrimenti, non sarebbe possibile effettuare una notevole parte dei pagamenti;
- per recuperare capacita' di indebitamento, mutui precedentemente contratti, per circa 435 milioni di euro, sono stati estinti mediante una emissione obbligazionaria trentennale.

La collaborazione delle risorse e' specificata nel disegno di legge finanziaria.
Il pluriennale e' stato predisposto a legislatura vigente.
Altri elementi conoscitivi verranno forniti nel corso dell'esame consiliare.