Consiglio regionale
del Piemonte




Relazione alla proposta di legge regionale n. 573.

Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche avvelenate



Il triste fenomeno della morte di animali domestici a causa di esche e bocconi avvelenati sparsi nell'ambiente continua a dilagare e il territorio della nostra Regione non ne e' purtroppo esente.
Sono soprattutto le zone di campagna ad essere colpite anche se sono numerosi i casi in ambiente urbano come riportano periodicamente le cronache dei giornali.
I casi segnalati riguardano soprattutto l'avvelenamento di cani, ma nelle stesse zone colpite molti gatti di famiglia che sono liberi di uscire scompaiono negli stessi periodi, probabilmente trovando la morte lontano da casa e rendendo quindi difficile la prova di avvelenamento. Il fenomeno puo' colpire anche gli animali selvatici che pero' non vengono recuperati per cui l'entita' del fenomeno che li riguarda non e' conosciuta. Non bisogna poi trascurare che la presenza di veleno sul territorio potrebbero essere pericolosa anche per le persone ed in particolar modo per i bambini che potrebbero ritrovare e raccogliere per curiosita' queste esche.
E' chiaro come simili atti compromettano quindi la sicurezza, l'incolumita', l'igiene e la salute pubblica in generale ed e' da tener conto anche del danno morale inferto a quelle persone che si vedono privare del proprio animale e in un modo cosi' vile e tra atroci sofferenze; in molte zone la gente ha paura a portare a passeggio il proprio cane o nel lasciare liberi i propri gatti.
Chi compie simili gesti puo' essere mosso da una generica intolleranza rispetto agli animali o a quel determinato animale o per togliere di mezzo animali considerati competitivi per l'attivita' venatoria o dannosi per attivita' agricole e di allevamento; sono abbastanza evidenti queste ultime cause quando tali episodi si verificano in prossimita' di zone di caccia, ad esempio nei periodi di ripopolamento come succede da anni ad esempio in alcune zone del Piemonte in particolare nell'alessandrino e nel cuneese.
Atti cosi' crudeli e subdoli contro gli animali sono condannati non solo dall'opinione pubblica ma sono vietati dalla vigente normativa; il T.U. delle leggi sanitarie all'art.146 vieta la distribuzione e la diffusione di sostanze tossiche o nocive e prevede le pene per chi vi contravviene e la Legge 157 che protegge la fauna selvatica e regola l'attivita' venatoria all'art. 21 vieta l'uso di esche e bocconi avvelenati.
Le leggi esistenti non sono pero' sufficienti a reprimere efficacemente questa piaga; le denunce contro ignoti sono quasi sempre state archiviate perche' le indagini non hanno portato mai ai colpevoli, tant'e' che alcune Regioni quali la Toscana e l'Umbria, particolarmente colpite dal fenomeno, si sono dotate di specifiche leggi a riguardo.
Visto il dilagare del fenomeno e' opportuno che anche la Regione Piemonte emani una sua specifica legge che con la messa in atto di una serie di azioni coordinate tra i vari enti competenti in materia e l'informazione dei cittadini riesca a prevenire e disincentivare il fenomeno ed a risalire ai colpevoli di simili atti.

Relazione tecnica

- Generalita'
La presente Proposta di Legge prevede nuovi, se pur limitati, compiti per le ASL e per l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale per cui e' necessario disporre una integrazione finanziaria per tali Enti.
In particolare ai sensi del comma 1, art. 3 le ASL sono incaricate della bonifica dei siti interessati da spargimento di bocconi e esche avvelenate e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'analisi di laboratorio previste all'art. 5.
E' prevista altresi' l'istituzione di una Commissione tecnico-consuntiva per il funzionamento della quale dovra' essere prevista una spesa.

- Riferimento al bilancio annuale
Considerati i tempi degli iter deliberativi del Consiglio Regionale la spesa corrente e di investimento sono demandate agli anni 2004 e 2005.

- Riferimento al bilancio pluriennale
La spesa per garantire il funzionamento della legge ammontano a 200.000,00 euro rispettivamente per gli anni 2004 e 2005.
Il Centro di responsabilita' della spesa corrente e' da individuarsi nell'Unita' Previsionale di Base n.27031 (Sanita' pubblica. Sanita' animale - Igiene degli allevamenti, Titolo I Spese correnti).