Consiglio regionale
del Piemonte




Relazione al Disegno di legge regionale n. 469.

Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2003 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2003-2005



Le difficolta' della finanza pubblica sono ormai un argomento quotidiano: la legge finanziaria nazionale e' stata in tal senso impostata e, per fronteggiare il contingente, e' stato predisposto un apposito provvedimento "taglia spese".
La complessita' delle problematiche ha indotto gli Assessori al Bilancio delle Regioni a predisporre un documento, che e' stato in larga parte condiviso anche dalla Conferenza dei Presidenti, che elencava le principali questioni ancora aperte nel confronto con il Governo e che, si sperava, potessero essere risolte positivamente con la finanziaria all'esame del Parlamento.
Non tutti gli argomenti hanno lo stesso peso per la finanza regionale; alcuni, quali per esempio la Sanita' e l'esecuzione dei provvedimenti attuativi del federalismo, se non risolti, potrebbero avere effetti dirompenti sui bilanci regionali.
La questione "Sanita' 2002" e' ancora aperta perche' non c'e' stata la disponibilita', da parte ministeriale, a risolvere sia i conti che i parametri, di conseguenza resta ancora da definire l'aliquota di compartecipazione al gettito IVA sia per l'anno 2002 che per il 2003 con conseguente slittamento dei tempi di riscossione delle quote regionali.
Altro punto critico e' quello relativo all' IVA trasporti. Il d.lgs 56/2000 conferisce alle Regioni una compartecipazione IVA sostitutiva di trasferimenti. Nel 2001 la compartecipazione e' stata attribuita per Euro 27.437.805.677,94 (53.127 mld di lire) corrispondenti al 38,55% del gettito IVA 1999.
Le Regioni attivando i contratti di servizio del Trasporto Pubblico Locale in base alla legge 422/97 pagano l' IVA sui contratti che affluisce alle casse dello Stato (gettito stimato in Euro 568.102.589,00 (1.100 mld di lire).
Le Regioni hanno ottenuto il recupero dell' IVA attraverso il d.lgs 472/99 che ha previsto allo scopo maggiori contributi statali a favore delle Regioni; tuttavia non viene restituita l'intera somma ma viene operata una decurtazione del 38,55% pari alla quota di compartecipazione IVA di tutte le Regioni e del 10% per la quota spettante all' UE .
La trattenuta del 38,55% e' assolutamente infondata perche' le Regioni dalla compartecipazione IVA non hanno ricevuto risorse aggiuntive ma solo risorse sostitutive di trasferimenti statali soppressi di pari ammontare. Le Regioni chiedono che venga assicurato loro il recupero dell' IVA senza la decurtazione del 38,55%. Al riguardo sono gia' state fornite prime assicurazioni da parte dello Stato. Occorre che adesso seguano atti formali per consentire alle Regioni di procedere alla sistemazioni della partite finanziaria nei loro bilanci assicurando la piena e rapida efficienza gestionale.
Il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2003 ed il pluriennale 2003-2005, vengono formulati, pertanto, in una situazione di incertezza sui flussi finanziari che sono sicuramente condizionati anche dalla attuale fase critica del ciclo economico che sta mettendo in difficolta' non solo l'Italia ma anche paesi come la Germania e la Francia che dovrebbero poter contare su assetti economici stabili.

Il Preconsuntivo

Il preconsuntivo per 'esercizio 2002 fornisce i seguenti valori:

residui attivi 3.222.253.780
residui passivi 2.905.803.636
avanzo presunto 315.450.144
I residui attivi, piu' alti di quelli dell'anno precedente, scontano il rallentamento dei flussi di cassa che ha costretto, tra l'altro, a contrarre, per la prima volta nella storia della Regione, una anticipazione di tesoreria.
I residui passivi, anch'essi piu' consistenti di quelli degli anni passati, risentono sia dei minori flussi di cassa che non consentiranno di trasformare in pagamento una consistente parte di interventi seppur perfezionati come l'atto di liquidazione, che del prolungamento a quattro anni della conservazione a residui passivi delle spese di investimento che, secondo la precedente normativa contabile, sarebbero andati in economia allo scadere del secondo anno di conservazione a residuo aumentando, pero', il volume dei residui perenti reclamabili dai creditori.

Le previsioni

Le entrate sono state previste sulla base dei dati della gestione degli ultimi anni e dei possibili sviluppi futuri; per quanto riguarda i tributi regionali, si e' tenuto altresi' conto delle previsioni sull'andamento dell'economia.
Sulla base del provvedimento recentemente approvato dal Consiglio regionale, e' stata mantenuta l'addizionale regionale all' IRPEF .
Le spese sono state quantificate dando copertura alla spesa rigida, relativa in massima parte alle spese di funzionamento, senza significativi incrementi rispetto all'anno 2002 ma tenendo conto di eventuali automatismi.
La quantificazione del tetto dell'indebitamento e' stata fatto tenendo conto del concorso del 70% delle Aziende sanitarie nel pagamento degli oneri del mutuo contratto per la copertura del disavanzo dell'anno 2000.
Sempre per quanto riguarda la Sanita', tenuto conto che per l'anno 2002 e' previsto un disavanzo di 67 milioni di Euro, sono state effettuate le seguenti operazioni: 40 milioni sono stati collocati all'interno dell' UPB della Programmazione Sanitari mentre, per la differenza si e' provveduto ad accantonare il 5% delle previsioni di spesa relative a spese correnti coperte con fondi regionali liberi che complessivamente dovrebbero assicurare gli altri 27 miliardi.
Il mutuo autorizzato a copertura delle spese di investimento e' pari a circa 872 milioni di Euro; occorre tener conto che complessivamente le spese di investimento in conto capitale coperte con fondi regionali liberi sono pari a circa 1.000 milioni: cio' significa che una parte degli investimenti, circa 130 milioni, sono finanziati con risorse regionali libere non destinate alla spesa corrente, costituendo, pertanto, una sorta di risparmio pubblico.
Nei fondi speciali e' stato iscritto uno stanziamento di 150 milioni destinato al finanziamento di investimenti strategici coerenti con il documento di programmazione economico-finanziaria.
Nei fondi speciali sono state inserite anche le somme necessarie per assicurare il cofinanziamento degli interventi comunitari e degli accordi di programma.
E' stata prevista altresi' la copertura per il piano della viabilita' e per interventi nel campo dell'edilizia.
Il totale complessivo e' pari a 15.553.889.003 di Euro e verra' integrato con le assegnazioni che verranno disposte successivamente in base alla finanziaria nazionale ed alle legge settoriali.