Consiglio regionale
del Piemonte




Relazione alla Proposta di legge regionale n. 329.

Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali



Nelle prime sei legislature regionali si sono succedute diverse normative in materia di assegno vitalizio e di indennita' di fine mandato per i Consiglieri regionali, normative che hanno definito regimi diversi a seconda dei vari periodi di riferimento creando in tal modo situazioni di disparita' di trattamento e, anche, di confusione normativa. Si ritiene quindi necessario procedere in un'ottica di semplificazione legislativa alla predisposizione di una nuova legge che costituisca di fatto un testo unico delle disposizioni in materia mantenendo il carattere di indennita' differita all'assegno vitalizio e all'indennita' di fine mandato ma procedendo nello stesso tempo ad uniformare ed armonizzare per quanto possibile le disposizioni vigenti e ad aggiornarle tenendo conto della nuova disciplina che in materia si sta dando il Parlamento, disciplina cui si e' sempre fatto riferimento per definire l'analogo trattamento previsto per i Consiglieri e gli ex Consiglieri regionali del Piemonte.
Oltre quindi a riscrivere l'intero corpus normativo in materia si sono introdotti alcuni criteri innovativi che, in parte, entreranno a regime con la prossima legislatura al fine di salvaguardare i diritti acquisiti non operando per i Consiglieri in carica e per gli ex Consiglieri modifiche alla situazione vigente.
Si tratta in particolare:
- della previsione che sposta a 65 anni per tutti i Consiglieri la data entro la quale possono usufruire dell'assegno vitalizio eliminando sia la previsione dei 60 anni come eta' in cui si percepisce l'assegno sia la possibilita' di anticipo, seppur con coefficienti di riduzione, a 55 anni come attualmente previsto;
- la misura dell'assegno vitalizio, tenendo conto delle varie impostazioni che si sono succedute negli anni, e' definita in percentuale sull'indennita' mensile lorda percepita dai Consiglieri in carica con percentuali che oscillano dal 30% dopo 5 anni all'80% con 20 anni di mandato ed oltre;
- viene prevista la possibilita' di completamento dei contributi versati in tre ipotesi particolari:
a) lo scioglimento anticipato del Consiglio a seguito di fattispecie previste dalla legge costituzionale n. 1/1999;
b) la cessazione della carica di consigliere a seguito del verificarsi di situazioni di incompatibilita' con cariche che non prevedano l'erogazione di assegni vitalizi o di trattamento analogo (in entrambi i casi senza limiti di durata per il periodo in cui si e' esercitato il mandato);
c) per completare anche legislature pregresse;
- l'indennita' di fine mandato viene erogata nella stessa misura (una mensilita' per ogni anno di esercizio del mandato) senza limiti collegati alla durata del mandato stesso che non trovano giustificazione, stante il fatto che il consigliere in carica continua a versare le relative trattenute.
Le norme cosi' definite, oltre ad uniformare - per quanto possibile - i diversi regimi vigenti, comporteranno a regime un contenimento e un riequilibrio della spesa soprattutto a seguito della disposizione che porta a 65 anni l'eta' in cui si matura il diritto a percepire l'assegno vitalizio.

Relazione Tecnica

- Generalita':
La PDL in oggetto ha lo scopo di aggiornare e riscrivere il testo normativo in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali, restando salvi i diritti acquisiti dei Consiglieri in carica e degli ex Consiglieri.

- Riferimenti al bilancio di previsione:
Nessuni

- Riferimenti al bilancio pluriennale:
La spesa corrente prevista pari a lire 850 milioni e' coperta dagli stanziamenti previsionali dei capitolo n. 10.000 del bilancio pluriennale 2001-2003, inserito nell'area di attivita' Organizzazione istituzionale. programma Settori organi statutari progetto Consiglio regionale. La dotazione del capitolo 10.000 per l'anno 2002 e 2003 ammonta a lire 28.040.000.000 per ciascun anno.
- EURO : la spesa per il 2002 e 2003 e' pari a EURO 438.988,36 per ciascun anno.
Il combinato disposto dell'articolo 6, e. 3 e dell'articolo 14, c. 1 comporta un incremento medio mensile pari a lire 650.000 circa. Tale importo unitario moltiplicato per i Consiglieri che gia' usufruiscono dell'assegno vitalizio comporta una spesa prevista complessiva pari a lire 850 milioni annui.
Al momento si fa notare che non e' possibile quantificare l'importo di quanto introitabile nello stato di previsione dell'entrata come conseguenza dell'applicazione delle nonne transitorie di cui all'articolo 14, poiche' e' correlato a quanti degli aventi diritto si avvarranno delle facolta' previste dalla normativa.

SITUAZIONE RAGIONERIA AL 25/7/2001 (dati bilancio di previsione 2001)

CAPITOLO 10000

ACCANTONAMENTI 1 28.040.000.000
IMPEGNI 1 28.040.000.000
LIQUIDAZIONI 1 18.040.000.000
MANDATI 1 18.040.000.000

DISPONIBILITA' INTERO CAPITOLO 0
CASSA RAGGIUNTA 2.240.000.000
DISPONIBILITA' DI CASSA 6.800.000.000.