Consiglio regionale
del Piemonte




Relazione alla Proposta di legge regionale n. 87.

Deviazione della circolazione dei mezzi pesanti dalla S.S. 33 del Lago Maggiore all'Autostrada A/26



Le Amministrazioni Provinciali di Novara e del Verbano Cusio Ossola, i Comuni della costa Piemontese del Lago Maggiore e l'Associazione degli Albergatori sostengono da tempo la necessita' di decongestionare il piu' possibile il traffico sulla litoranea del lago, in particolare quello riferito al traffico cosiddetto pesante
Quest'ultimo provoca ricadute negative sul turismo locale compromettendone lo sviluppo. Il transito di mezzi pesanti, infatti, dequalifica l'offerta turistica del territorio a causa dell'inquinamento sia acustico che atmosferico, crea problemi di sicurezza per i cittadini e danneggia l'integrita' del patrimonio stradale.
Da tempo gli autotrasportatori sono quindi all'attenzione di Amministratori locali, Albergatori e Cittadini, i quali sostengono che buona parte della categoria, nonostante l'apertura dell'ultimo tratto dell'Autostrada A/26 continua a preferire - anche per motivi di bilancio aziendale - la strada statale 33 con le conseguenze negative sopra descritte.
La presente Proposta di legge regionale si prefigge di dare soluzione alla questione conciliando le esigenze delle parti: la prima quella delle Amministrazioni e degli Albergatori, che lamentano un inquinamento ambientale a danno della immagine turistica del territorio e problemi di sicurezza per i Cittadini, la seconda quella degli Autotrasportatori, che svolgono un servizio utile a tutta la collettivita', e che pertanto non devono essere penalizzati.
La Proposta di legge regionale qui illustrata raccoglie quindi l'ipotesi di soluzione contenuta nel Documento sottoscritto presso la Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola in data 26 giugno 2000 dalle Amministrazioni locali, Associazioni degli Albergatori e Associazioni di categoria dell'Autotrasporto, la quale prevede:
- il dirottamento del traffico pesante, come appresso definito, dalla strada statale 33 del Lago Maggiore all'Autostrada A/26 nelle tratte Gravellona Toce - Castelletto Ticino e Gravellona Toce - Borgomanero nel doppio senso di marcia;
- il concorso della Regione nel pagamento dei pedaggi autostradali dovuti dagli autotrasportatori per il biennio 2000 - 2001.
Al riguardo e' opportuno richiamare il Decreto legge2 gennaio 1997, n. 1, convertito nella legge5.3.1997, n. 38 all'articolo 2, comma 2 - sexies che recita: "Le Regioni interessate dall'attraversamento di strade statali e di autostrade possono disporre di ulteriori riduzioni a favore di imprese di autotrasporto per conto di terzi. Tali riduzioni sono applicate direttamente dalla societa' concessionaria della gestione dell'autostrada. I minori introiti per le societa' concessionarie sono a carico del bilancio delle regioni che hanno disposto le agevolazioni".
Va sottolineato come l'accordo raggiunto dalle parti interessate risulti particolarmente significativo, tenuto conto che la richiesta delle Associazioni di Categoria degli Autotrasportatori di rendere totalmente gratuito l'intero tratto dell'autostrada A/26 che costeggia il Lago Maggiore era pienamente legittima alla luce di quanto contenuto nella Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici 5.8.1993, n. 62.
La predetta Circolare prevede infatti che per poter dirottare gli autoarticolati fuori dai centri abitati, devono esistere almeno due percorsi alternativi, uno dei quali gratuito. Ma l'unico percorso alternativo, nella realta' territoriale di cui trattiamo, e' proprio rappresentato dall'Autostrada A/26 del Sempione.
Eventuali ordinanze dei Sindaci, volte a chiudere la S.S.33 ai camion, adottate senza l'accordo con le Associazioni degli Autotrasportatori, sarebbero state senz'altro impugnate al TAR come gia' accaduto nella Regione Veneto, dove i Comuni sono stati costretti a ritirare i divieti.
Secondo l'accordo citato la limitazione del traffico pesante riguarderebbe gli autoveicoli di cui all' articolo 54, comma 1, lettera d), lettera e), lettera h), lettera i) e lettera n) e all' articolo 10, comma 8, lettere a) e b) vale a dire autocarri superiori 7,5 T complessive, Trattori stradali, autotreni e autoarticolati che hanno un peso totale a terra superiore a 60 quintali, mezzi d'opera da 2 assi e superiori (comprese le betoniere) utilizzati sia per il trasporto in conto terzi che per quello in conto proprio.
Il divieto di transito sulla S.S. 33, opererebbe nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 30 settembre di ogni anno, periodo di maggiore presenza di turisti, in gran parte provenienti dall'estero.
Sono inoltre previste alcune deroghe al divieto di transito che vengono individuate per gli autoveicoli adibiti a pubblico servizio per interventi urgenti o di emergenza; militari e delle forze di polizia; utilizzati dagli enti proprietari e concessionari di strade per motivi urgenti di servizio; autobus e caravan.
La Regione dovrebbe inoltre promuovere, mediante apposito progetto approvato dalla Giunta regionale, il monitoraggio dei flussi di traffico interessati alla sperimentazione e dei dati ambientali connessi, che possano servire a migliorare le modalita' e la qualita' degli interventi per il contenimento del traffico pesante lungo la fascia costiera del Lago Maggiore.
La prospettata soluzione dell'annoso problema non e' peraltro nuova, in quanto gia' adottata per casi analoghi dalla Regione Marche e dalla Regione Toscana, le quali si sono assunte l'onere di portare a proprio carico parte del pedaggio autostradale.