Consiglio regionale
del Piemonte




Relazione alla Proposta di legge regionale n. 7.

Consulta studentesca Universitaria del Piemonte



La proposta di istituire un organo di questo tipo nasce dalla considerazione che il coinvolgimento della rappresentanza studentesca nel governo degli atenei, oltre che un imprescindibile valore democratico, sia un reale contributo su tutte le questioni di vitale importanza che riguardano tali istituzioni. Pertanto appare indispensabile avere la componente studentesca come riferimento anche per quanto riguarda la Regione
Attualmente gli studenti sono presenti negli organismi regionali che hanno competenze in materia di Universita' e di diritto allo studio, tuttavia manca una sede di confronto istituzionale fra i diversi livelli di rappresentanza e in special modo fra i rappresentanti, negli organi regionali e quelli degli atenei.
manca un luogo di confronto e di elaborazione di proposte di politica universitaria, che veda, come interlocutori diretti gli studenti, il Consiglio Regionale e l'Assessorato competente.
L'esigenza assunta anche dal legislatore nazionale (d.p.r. 2/12/97 - legge istitutiva C.N.S.U. ) di creare una consulta degli studenti, nasce dalla constatazione della necessita' di avere in essi degli interlocutori primari quando si assumono decisioni riguardanti la politica universitaria o il diritto allo studio.
Per quanto vista l'attenzione con la quale nostra Regione affronta relativi alla formazione, in special modo quella universitaria, si ritiene indispensabile favorire il piu' ampio coinvolgimento possibile degli studenti.
La Regione Piemonte e' dotata di una specifica struttura consultiva con interessanti competenze ed attribuzioni in materia di politica giovanile, manca una struttura con analoghe competenze ed attribuzioni rivolta a quel specifico segmento del mondo giovanile che sono gli studenti universitari.
La Regione si dota di questo strumento per dare una risposta a coloro che hanno scelto la formazione universitaria e che hanno un pieno diritto di cittadinanza in esso, che va valorizzato anche attraverso una piena e diffusa possibilita' di partecipazione.