Consiglio regionale
del Piemonte




Relazione al Disegno di legge regionale n. 628.

Bilancio di previsione 2000 e pluriennale 2000-2002



Il bilancio per l'anno 2000 ed il pluriennale 2000 - 2002 vengono formulati con alcuni elementi di incertezza in piu' rispetto al passato: alla mancata definizione della legge finanziaria statale ed alla attuazione della legge 133/99 sul federalismo fiscale, occorre aggiungere la non ancora intervenuta approvazione del rendiconto per l'anno 1998 e dell'assestamento 1999; senza contare che la prima legge di variazione al bilancio 1999 e' stata approvata dal Consiglio regionale solo all'inizio del mese di novembre ed e' diventata legge in questi giorni, introducendo ulteriori elementi di incertezza del preconsuntivo per l'anno in corso
Quanto sopra senza dimenticare gli elementi di incertezza derivanti dalla quantificazione del disavanzo della spesa sanitaria reso evidente solo a partire dal mese di giugno ed ancora in fase di definizione.
Nonostante cio', la proposta di bilancio per l'anno 2000 e' una proposta completa, non un bilancio a "breve termine".
Le sue caratteristiche essenziali sono cosi' sintetizzabili:
non prevede incrementi dei tributi regionali;
l'indebitamento pari a circa 3000 miliardi per il triennio e' contenuto nei limiti compatibili con gli equilibri complessivi;
la spesa in conto capitale e' confermata negli importi complessivi inseriti nel bilancio pluriennale 1999 - 2001, tranche 2000;
e' confermato lo stesso livello del 1999 per la spesa corrente, fatta eccezione per il Settore assistenziale che aumenta, per la parte di fondi regionali discrezionali, di circa 30 miliardi;
sono stati riportati sul 2000 gli stanziamenti previsti per il FIP 1999 non utilizzabili per il ritardo nell'approvazione delle relative schede;
gli accordi di programma sono finanziati per 60 miliardi;
e' prevista la copertura delle spese collegate all'attuazione delle leggi "Bassanini" seppur con riserva di rivedere i conti in corso di anno per non pregiudicare il livello degli interventi.
Per quanto riguarda l'indebitamento, e' opportuno qualche precisazione:
la mancata approvazione del rendiconto per l'anno 1998 renderebbe, ai sensi dell'art. 48 della legge regionale di contabilita', inutilizzabili gli stanziamenti coperti con il provento del mutuo;
il mutuo per gli anni 2001 e 2002 comprende una quota di 350 miliardi ritenuta necessaria per coprire la quota del disavanzo della Sanita' a carico della Regione. La quota del 2002 potra' essere sostituita da una parte dei proventi derivanti dalla costituzione del fondo immobiliare se, nel frattempo, effettivamente costituito.
Le previsioni per l'anno 2002 sono espresse in EURO come richiesto dalla normativa in vigore.