Consiglio regionale
del Piemonte




Relazione al Disegno di legge regionale n. 442.

Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1998 e disposizioni finanziarie per gli anni 1998, 1999, 2000



Lo scopo principale della legge d'assestamento al bilancio di previsione e' quello di rettificare i dati dei residui attivi e passivi, dei fondi statali reimpostati che sono determinati in modo certo dal conto consuntivo, modificando l'equilibrio contabile del bilancio proposto con il bilancio di previsione e che occorre di conseguenza riportare in equilibrio
La proposta d'assestamento si basa quindi su due documenti di partenza:
- il rendiconto della Regione per l'anno 1997; con le sue determinazioni sui risultati della gestione dell'Ente;
- il bilancio di previsione per il 1998; con l'equilibrio contabile proposto ad inizio anno modificato dai risultati del primo documento.
Il principale dato del rendiconto 1997 e' l'ammontare dell'avanzo finanziario determinato da rendiconto in lire 1.528 miliardi, tale avanzo finanzia in modo prioritario i capitoli sui quali sono riportate economie provenienti da trasferimenti dallo Stato o dall'Unione Europea, si veda l'articolo 4 del d.d.l., che ammontano in lire 1.789 miliardi, una volta contabilizzati i maggiori o minori accertamenti e al netto delle operazioni effettuate ai sensi della L.R. 17/98 per l'anticipata estinzione di mutui (circa 40 miliardi di lire).
Va detto che considerando la peculiarita' della legge di contabilita' per quanto attiene alle iscrizioni dei fondi statali che prescrive la reiscrizione delle economie, a qualunque titolo verificatesi su appositi capitoli, il dato dell'avanzo finanziario non e' di per se sufficiente ad all'illustrare la situazione del bilancio della regione.
L'avanzo infatti e' definito come confronto algebrico tra il fondo cassa i residui passivi (crediti verso terzi) ed i residui passivi (debiti verso terzi). Questa definizione e' del tutto sufficiente per quanto attiene ai fondi c.d. regionali ma e' carente per quanto attiene ai fondi trasferiti dallo stato o dalla u.e infatti per tali fondi devono essere reinserite sul bilancio della regione tutte le economie (come gia' ricordato) che a qualunque titolo si sono determinate nella gestione del bilancio: vale a dire sia le economie da stanziamento (stanziamento meno impegni) che quelle provenienti in applicazione dell'istituto della perenzione.
Tale istituto, com'e' noto, consiste nella cancellazione dal bilancio finanziario dei debiti rimasti sui conti per due anni. Per i fondi regionali la cancellazione comporta una diminuzione del debito sul bilancio finanziario ed un suo consolidamento nello stato patrimoniale dell'ente. Per i fondi statali la cancellazione dei residui passivi comporta la reiscrizione di pari importo sullo stanziamento dei capitoli del fondi statali reimpostati.
L'equilibrio finanziario in assestamento e' stato ottenuto, a parita' di risorse destinate al finanziamento di capitoli regionali, riprendendo la norma che autorizzava al pareggio per l'anno 1997. In effetti la mancata stipulazioni dei mutui se da un lato comporta un minore onere finanziario per l'ente d'altra parte trasferisce al 1998 il debito eventualmente contratto nel 1997. L'ammontare di tale operazione (circa 365 miliardi di lire) e' registrata con l'iscrizione di cui al capitolo 2710 delle entrate.
L'assestamento propone inoltre una serie di variazioni a capitoli regionali che vengono finanziate attraverso un aumento del mutuo per l'anno 1998. In effetti la legge di bilancio per il 1998 autorizzava muti per 614 miliardi a fronte di iscrizioni sui capitoli di spesa del titolo II di 650 miliardi di lire. Incrementando il muto a 650 miliardi si liberano di fatto risorse di parte corrente per 35 miliardi di lire che coprono le necessita' evidenziate dalla tabella di cui all'articolo ......... .
La legge contiene inoltre una serie di adeguamenti al bilancio pluriennale dell'ente evidenziate nelle tabelle relative.