Consiglio regionale
del Piemonte




Relazione alla Proposta di legge regionale n. 438.

Disposizioni per la prevenzione e la lotta all'inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche



L'inquinamento luminoso e', tra le forme di inquinamento atmosferico, il meno conosciuto
L'inquinamento luminoso dell'atmosfera provocato da impianti non corretti di illuminazione pubblica o privata altera gli equilibri dell'ecosistema, compromette la conservazione e la protezione del patrimonio naturale, nasconde il cielo notturno, impedisce l'osservazione del cielo.
L'obiettivo che si prefigge questa proposta di legge e' ridurre sensibilmente l'inquinamento luminoso e i consumi energetici da esso derivanti.
La dispersione energetica oltre a non raggiungere lo scopo, che e' quello di illuminare meglio strade, edifici, monumenti, e' spreco di energia valutato intorno ai 400 miliardi di lire per l'Italia.
Altro obiettivo e' la salvaguardia dell'osservazione astronomica del cielo ad astronomi ed astrofisici professionali e, perche' no, non privare tutti noi della possibilita' di vedere il cielo stellato che non e' solo un bellissimo panorama da proteggere ma anche un mezzo per avvicinarsi alla natura, alla scienza e alla cultura.
Va ancora osservato che ridurre l'inquinamento luminoso, mediante l'adozione di moderni criteri illuminotecnici, ha una duplice finalita':
1) da un lato evitare che parte della luce prodotta dagli impianti di illuminazione venga dispersa verso lo spazio;
2) rendere la luce prodotta dagli impianti immediatamente disponibile per una migliore visibilita' dei corpi al suolo.
Studi fatti dimostrano che il 95% delle sorgenti luminose utilizzate per l'illuminazione pubblica o privata sono inadeguate o obsolete; disperdono inutilmente il 45% della luce prevalentemente verso l'alto e non su soggetti o oggetti da illuminare. Questo significa che con la stessa spesa energetica si potrebbero illuminare il 45% in piu' delle nostre strade rendendole piu' sicure; verrebbero protette le aree destinate alla ricerca e alla divulgazione astronomica e salvaguardati i bioritmi naturali delle piante e degli animali nonche' la rotte migratorie dell'avifauna garantendo gli equilibri dell'ecosistema.
Studi fatti dimostrano che l'adeguamento degli impianti illuminanti comporterebbe una spesa ammortizzabile in non piu' di due anni oltre che il risparmio energetico che ne deriva.
Si ringraziano
Italia Nostra Piemonte, Pro Natura Piemonte, Comitato Nazionale Inquinamento Luminoso - Delegazione del Piemonte per il sostanziale contributo alla elaborazione di questo testo di legge.